Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!

A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!


Un montón de cosas
, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!


Marta

venerdì 29 aprile 2011

Real cappello al matrimonio reale

Qualìè l'evento del giorno?? Senza dubbio il matrimonio di William e Kate.
Lo so che a qualcuno sembrerà una banalità parlarne, ma a me piace a volte vivere nel mondo dei sogni, allora perchè non sognare con loro??
Ma quello di cui voglio parlarvi, non sarà la storia d'amore.. bla... bla.. ma questa deliziosa (e assurda) usanza di indossare il cappello alla cerimonia. Effettivamente, cosa c'è di più divertente di guardare le foto delle stravaganti invitate?? Quello che abbiamo visto stamattina in quel di Londra, è stata una carrellata di forme e colori.
Segreto delle invitate non è la colla (quualcuno ha malignato), ma per tenere in equilibrio i cappellini c'è uno spillone o una forcina che viene fissata ai capelli e assicura la stabilità a questi divertenti accessori.
Se le regole del buon gusto hanno dei limiti, per cappelli non esiste, almeno per le dimensioni.

Ecco a voi una carrellata delle stranezze (reali e non)!!
Foto 3


Foto 4

Foto 6

I Beckham ospiti eccentrici
 


I look dei Reali invitati alle nozze

matrimonio william kate 2011 foto

giovedì 28 aprile 2011

Arte a Roma: mostre

MACRO
SARAH BRAMAN. Lay Me Down
Fino al 12/06/2011
Quattro sculture, di cui una concepita e realizzata appositamente per il MACRO, indagano e raccontano desideri nascosti e inaspettati del nostro mondo attraverso la luce, il colore e la materia. L'artista per le sue opere, spesso assembla oggetti di uso comune, creando arte.

Auditorium - Parco della Musica
Fino al 12/06/2011
Giuseppe Chiari è uno dei massimi compositori e artisti concettuali italiani del XX secolo. Dalle prime partiture, Chiari è giunto a sperimentare espressioni diverse: dai collages a soluzioni pittorico-gestuali con segni, scritte e timbrature su pentagrammi, spartiti, fotografie, che trovano negli anni '80 piena espressione.


Villa d'Este
 A duecento anni dalla nascita di Franz Liszt, Villa d’Este celebra il grande compositore e pianista ungherese che, soggiornò ripetutamente presso la Villa e in cui compose molte delle sue opere. Circa 160 foto che ripercorrono la vita del pianista. Dai dagherrotipi alle calotipie, alla gelatina e al bromuro d’argento.


La produzione viene esaminata e le foto premiate, che costituiscono la mostra sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Il World Press Photo è un premio che continua a crescere ogni anno. La Foto dell’anno 2010 è della sudafricana Jodie Bibier. Sono otto i fotografi italiani premiati.

martedì 26 aprile 2011

Generazione 1000 euro: visione pasquale

Pasquetta bagnata.. Pasquetta di relax!
 
Forse non è stata la giornata che si aspettavamo, ma l'abbiamo passata nel modo migliore per noi.
Sveglia tardi, pranzo abbondante con i resti della domenica, tv, divano, caffè, musica, merenda, tv.. Insomma, tutto il confort e il rilassamento che non si ha normalmente durante la settimana lavorativa. Così, ci siamo concessi anche un film.
 
GENERAZIONE 1000 EURO
REGIA: Massimo Venier
SCENEGGIATURA: Massimo Venier, Federica Pontremoli
ATTORI: Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Paolo Villaggio, Francesco Mandelli, Francesca Inaudi..
 
E' la storia di un 30enne, Matteo, brillante laureato con la passione per la matematica, lavora nel marketing di un’azienda, ma non è soddisfatto di quello che fa e di come viene trattato "contrattualmente parlando". Divide la vita e la casa con il suo migliore amico Francesco, anche lui 30enne con poche ambizioni, se non giocare alla playstation e la passione per il cinema.
Tra alti e bassi, l'affitto e le serate la vita dei due giovani va.. fino all'arrivo in ufficio di un nuovo vice direttore marketing, Angelica, e quello, in casa, di una nuova coinquilina, Beatrice. Da qui la storia cambia. Novità e scelte si metteranno sulla strada di Matteo. Con tante novità e grandi scelte da fare, Matteo, riuscirà in poco tempo a cambiare completamente la sua vita: ma non solo la sua. Tutti quelli che verranno a contatto con lui, ne saranno contagiati (in senso positivo e negativo).
 
Una visione un pò amara ma del tutto reale del NOSTRO MONDO, quelli di chi per sopravvivere si accontenta di quello che capita, perchè "il treno passa una volta sola" e non si può rischiare. Se c'è da pagare l'affitto e le bollette, se si vuole mettere da parte qualcosa per il FUTURO (ma il futuro, non dovrebbe essere ADESSO??), bisogna anche chinare la testa, senza dimenticare però chi si è e quello che si vorrebbe fare.
Il punto forte del film sono i personaggi, che sono simpatici e con cui è facile immedesimarsi: quattro protagonisti riescono a trasmettere emozioni e sensazioni sempre differenti: c’è l’eterno pessimismo “matematico” di Matteo che però non si trasforma mai in rassegnazione; c’è la tenacia, la grinta e l’ottimismo di Beatrice; c’è la lieve freddezza di Angelica; c’è la scanzonata indifferenza nei confronti della vita di Francesco; c’è l'ironia del buffo Faustino, collega di Matteo; ed infine c’è la malinconia dei tempi ormai passati del Professore, interpretato da un saggio Paolo Villaggio.
 
Forse un film scontato "dall'happy end", ma sicuramente va visto per guardare dal di fuori la situazione attuale. Io mi sono immedesimata in alcune situazioni e a denti stretti, ho sorriso per le disavventure dei protagonisti. Sorriso perchè dentro ognuno di loro, c'è un pezzo di noi, di quei trentenni eternamente sulla soglia della maturità, in attesa di poter fare ingresso in una vita adulta che si allontana sempre più.
 
Sapore agrodolce per me, ancora innamorata dei sogni e della voglia di sbancare il lunario!

sabato 23 aprile 2011

Backstage Villa Borghese

Eccomi qui per raccontarvi un altro bellissimo pomeriggio passato con Margherita per aiutarla durante un servizio fotografico.
Questa volta la location è stata Villa Borghese, in particolare il laghetto con tutti i pro e i contro del caso.
Un grazie speciale a Silvia e alla Make Up Artist Francesca.
E adesso.. una carrellata di foto di questo splendido servizio!!
La modella al trucco con la MUA, mentre la fotografa studia l'obiettivo migliore.
Primi scatti, dopo una bella remata al centro del laghetto. Modella e fotografa sono molto concentrate.
 Fotografa e modella si preparano, dopo il cambio d'abito e una sistematina al trucco, per rientrare in barchetta e proseguire con gli scatti.
Come una donna botticelliana, Silvia prepara le sue pose con dolcezza ma decisione
Particolare dello stivaletto e dei remi
In stile "preraffaellita", Silvia dalla sua barchetta gioca con l'acqua e si crea un bellissimo riflesso. margherita è prota a cogliere tutte le sfumature di questo momento.
Silvia si fa fotografare nelle pose più dolci ma incisive.
Ultimi scatti, sta calando il buio su Villa Borghese.

Ecco qui, vi siete fatti un'idea di quello che abbiamo combinato?? Io tra una remata e l'altra sono arrivata a casa morta, ma davvero felice!!! Spero che anche le altre siano state soddisfatte del lavoro!!
Bhè, non vedo l'ora che ci siamo un altro servizio da fare!!!

venerdì 22 aprile 2011

Un pò di turchese

Esuberante. Intenso. Un mix tra il tranquillo verde e il solare giallo: stiamo parlando del turchese. Nuova tendenza cromatica, è come un pezzo di cielo, ma anche una pietra preziosa.


Infatti originariamente veniva ricavato dai lapislazzuli orientali. Amato dai pittori antichi ma anche nel contemporaneo: è rilassante come il blu e va bene con tutta la varietà di colori dall’azzurro pastello fino al più profondo mistero marino; accostato con il grigio o con il giallo, è ancora più brillante e con un certo piglio. I design consigliano la tendenza dell’effetto cemento, dai pavimenti all’oggettistica, per dare al turchese, tutto un altro splendore.

mercoledì 20 aprile 2011

Diario di una art-director: backstage!!

Ecco in anteprima, le immagini scattate da me del backstage degli scatti di oggi con Margherita.
Un grazie speciale alla modella Alessia e alla MUA Francesca.
Fatemi sapere che ne pensate..
Make Up Artist e modella prima di iniziare a scattare.. ma il lavoro è già inizaito!!
Preparazione stage sul terrazzo: la ricostruzione di una stanza da letto vintage, curata e con tanti particolari!
(l'ho montata bene?? che fatica con quella carta!!)
Panorama del terrazzo: santa Maria Maggiore
La fotografa a lavoro: scatti scatti e ancora scatti!
Scorcio della modella.. aria fatata!
Antico e moderno: ma lo scatto finale è tutta un'altra cosa!
Ambientazione diversa dal solito..
Scatti tra ombra e tanto sole. Se guardate bene, in basso a destra ci sono io!!!

Una giornata magnifica, tanta fatica ma anche molto divertimento. Io mi sono data da fare, sono andata a comprare anche i palloncini e ho sventolato una carrellata di barzellette, per stemperare la tensione!!
Che dire: presto saranno online le foto e ve le farò vedere tutte!!!
Per ora.. buonanotte!!

martedì 19 aprile 2011

Quando la scelta è già stata fatta

A volte la vita non ti lascia scegliere. E' così e basta. Tu fai finta di pensarci su, ma lei ha già deciso per te.
In questi ultimi giorni mi sono trovata spesso a pensare a quello che mi circonda, alle situazioni che coinvolgono me o chi mi sta vicino; spesso cerchiamo negli altri una mano, un consiglio o quella parolina li, si proprio quella, che ti faccia diradare le nubi dei pensieri.
E invece no. Mi sto convincendo che più ci penso e più non ne vengo a capo.
Mumble.. mumble.. mumble..
 
Siamo bombardati da informazioni e situazioni che ci fanno sempre sperare di poter avere il meglio, ma non sempre è così. A volte ci illudiamo che potendo SCEGLIERE quella cosa, sicuro tutto andrà nel verso giusto, oppure "peccato non aver fatto quella scelta, sicuro le cose sarebbero andate diversamente".
 
In questi giorni a me e al mio ragazzo sono state offerte delle cose, lavorativamente parlando. Lui è terrorizzato di iniziare questa sua "nuova vita", perchè non si sente all'altezza, ha timore dei nuovi coleghi, delle nuove situazioni, di affrontare tutto da capo. Ma in fin dei conti, aveva scelta??
Io mi sto arrovellando il cervello su un discorso che non so neanche se sarà fatto, sui SE e sui MA sto costruendo un castello enorme, chiedendo consigli a tutti.. ma la risposta è già data. La vita me l'ha già data. E se le cose andassero diversamente da come è scritto.. sarebbe una delusione per molti (ma forse non per me).

sabato 16 aprile 2011

Diario di una ART-DIRECTOR (se così si può dire)

Ci sono tante persone nella mi vita che reputo speciali, ma una di queste è la mia amica Margherita.
Oltre ad essere un'ottima amica, è una fotografa fantastica. Lavora sia in uno studio, che fa servizi, editoriali ed altro sola. Quando può, si fa aiutare da chi in quel momento è più disponibile. E attinente, chiaro.
Erano giorni che si parlava di come poter fare un editoriale, chi scegliere, la locatione e tanto altro ancora. Così, ho sfogliato l'agenda mentale, le ho dato un paio di idee e lei si è messa al lavoro. In una giornata molte cose erano state capite, pronte per poter iniziare a pensare realisticamente come e quando fare lo shooting.

Bene. Stamattina ci siamo dedicate alla ricerca materiale di alcune cose.
Taccuino e macchina fotografica in borsa, una pagina strappata da una rivista, occhiale da sole per coprire la stanchezza del venerdì sera, sciarpetta tattica che fa fashion e tanta voglia di fare!!
Per condire il tutto un sole fantastico, venticello da "scompiglio capelli" e il posto più bello di Roma: le stradine di Monti.
Monti è un quartiere adorabile, con le sue botteghe antiche ma anche i negozi vintage, i locali alla moda e le vecchiette dietro ai banconi delle mercerie. I bambini giocano a pallone in piazzetta, i bar sono pieni di giovani e non, l'acqua della fontana schizza e sulle scalette, si trova spesso qualcuno che mangia sushi, con una coca light!! Insomma, un posto adorato da noi romani la sera, ma soprattutto una continua scoperta di giorno. Vi ho detto dei fiori sui balconi?? Della musica che esce dalla "vinileria"?? Bhè, se non siete mai stati vale la pena passeggiarci, di giorno e di notte, magari dopo essersi fermati a mangiare cannoli siciliani o dopo aver bevuto un vino in una romantica enoteca..
Ma bando alle ciance.
Pronte abbiamo saccheggiato negozi e bottegucce, abbiamo toccato, provato, scritto e poi, correndo alla location per vedere se mancava qualcosa. Ovviamente sosta aperitivo pre-pranzo prima di tutto, sia mai che art-director e fotografa siamo stanche e affamate ;-)

Adesso tocca la parte più difficile: il giorno degli scatti.
Io sono felice perchè ho fatto una cosa diversa, divertente e a contatto con un mondo che non "mi appartiene" del tutto, ma spero che il risultato sia buono per tutti, specie per la mia amica... e chissà che non inizierà una vera e propria collaborazione, magari stile M&M!!!

Se volete saperne di più, cliccate il sito di Margherita!!

giovedì 14 aprile 2011

Il mago dei colori

L'abbiamo letto più volte, abbiamo riso e guardato con attenzione le illustrazioni.
Piace ai più piccoli ma anche ai bimbi più grandi.
Sto parlando de IL MAGO DEI COLORI (Arnold Lobel, della Collana I piccoli libri di Babalibri).

C'era una volta un  mago che quando guardava fuori dalla finestra vedeva il mondo tutto grigio; stufo di vedere tutto grigio e nero, decise di provare a mischiare i componenti magici per cercare di cambiare qualcosa in tutto quel grigiore. Trovò il blu, il rosso, il giallo, ma solo dopo molti esperimenti riuscì a capire come utilizzarli. Infatti la prima volta il mondo diventò blu. Ma dopo un po' il mago si stufò perché il blu faceva diventare triste la gente, così fece altri colori, ma il giallo abbagliava e tutti giravano con gli occhi chiuso ed infine, il rosso faceva arrabbiare tutti.
Solo cadendo dalle scale e facendo un patatrac con quei tre colori, che scoprì che esistevano anche le sfumature.
Nacquero così, i colori primari e secondari.
E tutti nel mondo, sapevano dare il giusto colore alle cose!

mercoledì 13 aprile 2011

Quel "mostro" chiamato SONNO

Tutti all'interno abbiamo una sorta di orologio biologico che influenza molti processi, tra cui le ore di veglia e quelle di sonno.
Tutti hanno bisogno di dormire. Io sono la dormigliona numero uno.
L'orologio funziona in corrispondenza al ciclo circadiano (dal latino circa diem = circa un giorno), che regola attraverso l'azione di messaggeri chimici e nervosi i processi organici che avvengono ogni giorno nel nostro corpo: la digestione, la crescita, il ricambio di cellule e altro.. Il nostro orologio biologico è in grado di alternare il tempo di sonno e di veglia, con intervalli abbastanza regolari, salvo fattori esterni che possono modificare qualche cosa.
La regolazione del sonno avviene in base a diversi fattori: la necessità di dormire aumenta anche in funzione al tempo di veglia precedente).
Il tempo necessario all'appagamento del desiderio di dormire varia in base a diversi fattori: uno dei principali è l'età; la correlazione fra durata del sonno ed età è inversamente proporzionale; i neonati dormono circa 17 ore su 24, i bambini di età compresa fra i 2 e i 6 anni dormono in media 13-14 ore al giorno, nel periodo che va dai 6 ai 14 anni, le ore di sonno passano gradualmente da 12 a 9; i soggetti adulti dormono mediamente 7-8 ore; nelle persone anziane le ore di sonno si riducono ulteriormente (5-6 ore di sonno al giorno).
 
E poi c'è Marta. Ore di sonno necessarie: variabili dalle 6 alle 10. Motivazione: stanchezza, sonno, sonno, noia, sonno, stanchezza. Diciamo che il 90% delle sere non riesco ad andare a letto senza essermi fatta prima un sonnellino in poltrona. E' più forte di me. Più provo a rimanere sveglia e più il desiderio di dormire si impossessa di me.
Si dice che non conta quando si va a letto o quando ci si sveglia, l'importante è mantenere costanti questi momenti (cioè le ore di sonno totali). Questa considerazione è banale e tutti pensano che, tranne per i giovani che al sabato sera fanno mattina in discoteca, sia perfettamente applicabile. 
Ma ciò anche perchè la resistenza al sonno è un indicatore dell'età biologica. Infatti, quanto più si è giovani più a lungo si riesce a rimanere svegli. Io non credo che peò effettivamente sia così. Pensiamo all'anziano che in treno o davanti alla televisione crolla dopo pochi minuti in un sonno senza motivo. L'assenza di stimoli (o l'incapacità di cercarne) lo spinge al sonno. Forse anche io adesso faccio parte di questa classificazione? In quest'ottica dormire più del dovuto è un indicatore sicuramente negativo. Infatti questa condizione è spesso presente in individui cronologicamente giovani.. ma IO NON MI REPUTO SENZA STIMOLI: ad una certa ora, stacco la spina del cervello e bum, la testa penzola da un lato, gli occhi sbattono frettolosi per non chiudersi del tutto, ma niente. Il più delle volte "sono andata". 
E voi, che rapporto avete con il sonno??
Questo post vuole in qualche modo, essere una scusante del perchè la
maggior parte delle volte, non riesco a scrivere prima di andare a letto, come mi ero prefissa qualche tempo fa!!

lunedì 11 aprile 2011

il leone e i bambini

Ho fatto un sogno..
Entravo in un portone enorme, in un palazzo antico e molto imponente. Si sentivano i rumori delle auto in lontananza, clacson, frenate e il vociare dei passanti. Ma non riuscivo a guardare indietro, a guardare da dove venivano tutti quei rumori.
C’era una luce oltre il portone, accecante. E un silenzioso buio al lato, che la luce era come in un tunnel.
Mi giro, ma non vedo nulla, sembro come incastrata in quella luce, in quella situazione. Poi, oltre un’altra porta, un bel giardino verde, fontane e statue bianche, come se tutto fosse rimasto inalterato dal 1800.
E poi, mi chiamano. Marta, guarda qui.
E si, non è un sogno. Sono i bambini, curiosi e senza paura, che si sono intrufolati nell’atrio del palazzo.
Una grande scala di marmo bianco porta ai piani superiori. E custode della scala, un gigantesco e nero leone. Non ringhia, non ruggisce. E’ li impavido a controllare chi sale e scende dalle lucide scale.
E loro, le due pesti, lo accarezzano come un cucciolotto in carne ed ossa. Si mettono in posa e gli scatto una foto. Sorridono con le bocche sdentate e il mocciolo secco sotto il naso.
Mi chiamano ancora e mi prendono la mano.
Andiamo via.
Anche oggi, una bella e nuova avventura.
“Un leone grande e grosso, che per un pelo non ci ha sbranato..” raccontano alla mamma. Ed io le faccio l’occhiolino..
Chissà domani che cose spaziali ed incredibili faremo…

Damier Aventure Bag /Vuitton

Cos'è la Damier Aventure Bag? E' la nuova borsa di Louis Vuitton, realizzata con il tessuto impiegato nei paracadute. E' un tessuto leggero, ma allo stesso tempo di massima resistenza al peso e ai graffi. Insomma, una borsa realizzata con tela in poliammide, a lavorazione ad alta frequenza, che (in un certo senso) farà invidia ai signori dell'aeronautica.

Ispirata nella forma al modello
Keepall di Louis Vuitton, la borsa da viaggio Damier Aventure Bag, proprio come la sua antenata (creata negli anni '20 e capostipite delle borse porta tutto), puo' essere completamente ripiegata all'interno di una tasca richiudibile interna e riposta in valigia quando non viene utilizzata. La praticità con la bellezza e l'arte del fashion.

E' perfetta per ogni occasione, in particolare come bagaglio extra, capiente e resistente, con manici e tracolla regolabile, con dettagli in resina e finiture in metallo palladio; le due tasche esterne con chiusura in velcro e una interna con chiusura a zip la rendono ancora più confortevole, pronta per accogliere ogni genere di cosa (e perchè no, i tanti souvenir del prossimo viaggio??).

Lo storico motivo a scacchi marrone e beige creato nel 1888, viene però in questo modello reinterpretato nelle più maschili e contemporanee tonalità del blu-azzuro e del nero-grigio.
Insomma, una casa di moda dalla lunga tradizione, pronta sempre a stupire giocando con il contemporaneo e le necessità del mondo, sempre più frenetico.

venerdì 8 aprile 2011

L'informazione del mattino

Il filo dell'informazione la mattina corre sulle strade.
Milioni di persone ogni giorno, percorrono il tragitto da casa a lavoro con la radio o con il giornale sotto braccio. Anzi, direi proprio aperto, in posizione di lettura e spesso, anche assorti in quello che si sta leggendo.
Stamattina in metro, erano tutti con il loro quotidiano gratuito, tra una notiza sportiva e una di politica interna, un gossip e la condizione ambientale.
Forse leggere un giornale gratis rende liberi, forse risparmiamo quei pochi spicci ogni mattina o semplicemente per risparmiare del tempo e non passare in edicola. Fatto sta, che da alcuni anni prendere uno di questi gironaletti  diventata abitudine di molti.

Non è che mi stupisco, ma guardare la gente mi ha fatto sorridere. Non si guarda neanche intorno, non ci si rende conto della fermata appena passata, non si vede la gente che deve passare ma no, tu sei li piantato come le colonne d'ercole intento a leggere le notizie.

La mattina è sempre un momento in cui ognuno di noi, fa i conti con la giornata. con quello che ci aspetterà e contro quali mulini a vento dovremmo combattere. Alla fine sorrido ma non mi stupisco, io sono proprio così.
Il prototipo di donna presa dalla sua mattinata. Musica nelle orecchie, borsa grande e pienissima (cose inutili per lo più, del resto vado in ufficio, mica nella giungla), foulard, libro da una parte e quotidiano dall'altra.
Così devo dire, sono proprio pronta per affrontare una faticosa giornata!

giovedì 7 aprile 2011

Arte a Roma: mostre

Oggi torno sulla scia artistica. Voglio raccontarvi una bellissima mostra a Roma.
 
Palazzo delle Esposizioni
fino al 17 luglio
Sono stata tra le sale del museo. Mi sono persa nei colori, nelle atmosfere della campagna francese, sui tetti di Roma, tra le linee e gli sfumati, nell'ambiente fauve.. E' un viaggio che racconta l'evoluzione della pittura tra il XIX e il XX secolo, il passaggio dai cosiddetti Nazareni ai Romantici, dall'Impressionismo al Simbolismo, fino alle Avanguardie.
La mostra a Palazzo delle Esposizioni celebra le collezioni del mercante e banchiere Johann Friederich Stadel, una delle più ricche e prestigiose raccolte europee d'arte antica e moderna.
Dal classicismo dell'Ottocento, con la moda del Grand Tour, la figura di Goethe spicca rilassata nella campagna romana, nell'opera di Tischbein (legato ai Nazareni, ovvero di quegli artisti tedeschi che, ribellandosi alla rigidità dell’Accademia, si trasferirono in Italia per studiare le forme classiche e la natura) a cui si possono collegare una serie di opere con scorci e ruderi, tipici del periodo; passando per i paesaggi di Corot, le colazioni di Renoir e le ballerine di Degas, fino al simbolismo con artisti assoluti come Munch e Redon (uno famoso per dipingere e raccontare la difficile consizione sociale del suo tempo l'altro, dipingendo come vera dimensione dell'arte il sogno).
Alla fine del percorso, ci si immerge nell'Espressionismo tedesco con il gruppo Die Brucke e Der Blaue Reiter, con una pittura più drammatica e ricca di espressione.
Ultima la sezione dedicata al mondo del visionario, con Paul Klee, Max Ernst e un ritratto di Pablo Picasso, grande artista e sperimentatore, promotore del cubismo.
  
La nostra attenzione però non cade solo sulla mostra, anche al luogo che la ospita: Il Palazzo delle Esposizioni è in stile neoclassico, progettato da Pio Piacentini (architetto romano, colui che realizzò il Palazzo del Ministero di Giustizia, il Vittoriano e il Traforo Umberto I), fu inaugurato nel 1883.
Durante l'epoca fascista la sua facciata in occasione di alcune mostre, fu temporaneamente modificata perché risultava fuori moda, ovvero lo stile fu considerato non al passo con i tempi.
 
Tra un quadro e l'altro, con la mia compagnia siamo riuscite a fondere le conoscenze dell'arte, quelle della botanica e miti e leggende. Ognuna di noi ha messo un pò della sua conoscenza per creare momenti assolutamente irripetibili ma ricchi anche di sorrisi, non solo del "peso del sapere".

mercoledì 6 aprile 2011

io.. ce la farò!

Cari voi che mi leggete.. io ce la farò (citazione dal musical "A  Chorus Line")  prima o poi a riprendere il ritmo con una serie di post strampalati, sarcastici, culinari o letterari ma, in questi giorni, sono veramente piena di cose da fare e pensare, che proprio non riesco a concentrarmi. Oltretutto il detto "Aprile dolce dormire" ci prende in pieno ed io, non posso fare altro che addormentarmi quasi ovunque (e dico quasi veramente). Ho bisogno di un pò di grinta, di sprint.. e di organizzarmi un pò meglio.
Per questo dico che ci sono, anche se mi sentite un pò sottotono!!

Buonanotte!!!

martedì 5 aprile 2011

Parola: OBIETTIVO

La parola per i prossimi due mesi sarà OBIETTIVO. Non è quello della macchina fotografica, ma uno che mi prefiggerò.
 

Mentre leggevo il libro "Progetto felicità", tra un capitolo e l'altro ho cercato di mettere in pratica quello che suggeriva la scrittrice, trovando giovamento e riuscendo ad essere davvero più serena.
Poi però, mi sono arenata, come una balena sulla spiaggia. L'esempio è proprio calzante. Mi sono adagiata con il peso dei miei pensieri, dei "problemi" e delle noie. Non l'ho detto, ma ho pensato "basta".
Eh no. Ci vuole una scossa o l'elettroencefalogramma si appiattisce.
Sfoglio velocemente le pagine e quasi con casualità e fatalità, mi cade l'occhio su quello che farò.
Trovarmi un OBIETTIVO per i prossimi due mesi, propormi nell'ambito delle cose che mi piace fare e che riesco a fare, un tema da portare avanti, con studio, scrittura e tanta vitalità.
Ho un pò di  idee, devo solo mettermi davanti ad un foglio e disegnare o scrivere dove voglio andare. Preferisco mettere per iscritto e di mio pugno alcune cose, perchè mi sembrano più reali e mi rimangono più in testa.
 
Bene. So che devo seguire un percorso e anche se non arriverò ad un risultato finale preciso, devo poter dire di averci provato e soprattutto, di averlo fatto per me e per continuare a stimolare la mia voglia di fare, di propormi e di essere felice.

sabato 2 aprile 2011

Pedalando

Passeggiare.
Anzi no, pedalare.
E' iniziata la bella stagione e con lei, ricominica la mia attività sportiva all'aria aperta. Non mi ritengo una molto ginnica, ma mi piace prendere la bici, un paio di occhiali da sole, i guantini e musica nelle orecchie e andare. Una pedalata dopo l'altra, a volte senza meta, altre a cercre il sole che illumina la strada.
Stamattina mi sono svegliata e il cielo era luminoso. Il caldo chiamava la possibilità di passare un pò di tempo al parco.
Eccomi pronta con tutto l'equipaggiamento, le ruote sono gonfie e le gambe sono pronte per le salite.
Un due.. un due.. vai, vai.. respira, inspira e butta fuori.
Pedalando sono arrivata a Villa Borghese ed ogni volta, rimango stupita da quanto è bella. Il Museo bianco si stagliava sul cielo azzurro, il vociare dei bambini in bici come me, i turisti accaldati, gli uccelli che cantavano sugli alberi.
Trovo davvero bello entrare da Via Pinciana e avere questo spettacolo davanti.
E poi, giù a gran velocità tra i viali alberati, cantando a squarcia gola (mamma mia però come sono stonata)!!
Alla fine ho fatto una sosta a Piazza di Siena, facendo un saluto fugace a delle amiche.
la mia bici gialla attaccata al palo
Bello bello bello!!!
Speriamo che anche il prossimo weekend sia così, mi piacerebbe riproporre la bella passeggiata, magari in dolce compagnia!! :-)

venerdì 1 aprile 2011

Perchè si dice "pesce d'aprile"?

Il Pesce d'Aprile è uno scherzo da mettere in atto il 1° aprile. Lo scherzo può essere anche sofisticato e vuole creare imbarazzo nelle vittime, in altri casi è solo un sistema per divertirsi fra amici.
Esistono varie teorie sulle sue origini: nell'anno 1564 (in Francia) l'anno cominciava il primo di aprile. In quell'anno però, il re Carlo IX decise di modificare il calendario e, dopo di allora, l'anno iniziò il primo gennaio. Il 1° gennaio del 1565 tutti si fecero per la prima volta gli auguri di "buon anno" e si scambiarono i regali.
Quando arrivò il 1° aprile, alcuni decisero di festeggiare ancora il 1° dell'anno ma, siccome era ormai un falso capodanno, decisero anche di fare dei falsi regali che con i decenni sono diventati degli scherzi.
Ma ora un dubbio: cosa c'entrano i pesci con questo?
Si racconta che uno degli scherzi fosse stato di ingannare i pescatori gettando nei fiumi delle aringhe affumicate (cioè morte) gridando: "ecco i pesci di aprile!".
Questo perché, nel mese di aprile, la pesca era ancora vietata, essendo i pesci in fase di riproduzione.
Da questo fatto si crede sia nata ll'usanza di burlarsi di qualcuno, appendendogli sulla schiena un pesce disegnato su carta.
Insomma: il 1° di aprile è l'occasione per fare scherzi alle persone un pò credulone!!
Un'altra attribuzione per l'invenzione del pesce d'aprile, è data al popolo di Firenze: pare infatti, che un tempo, in quella città, il primo d'aprile ci fosse l'usanza di mandare i semplicioni a comperare, in una certa piazza, del pesce che era soltanto raffigurato.
Tante sono le storie legate ad origini cristiane e pagane. Infatti con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste pagane furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.

Altra storia invece, ricorda uno scherzo di Cleopatra che si burlò di Antonio facendo attaccare un pesce finto al suo amo. Infatti, lo scherzo basilare sarebbe quello di attaccare sulla schiena di un’altra persona un pesce di carta senza che questi se ne accorga.
Antonio.. Cleopatra.. re e principi..
Quello che conta oggi è che il 1° aprile sia un giorno per tornare un pò bambini e fare scherzetti che strappano un sorriso.

Pinocchio non è solo una favola

E' vero, siamo un popolo di bugiardi.
Pinocchio non è solo una favola scritta da Collodi, ma uno status.
La bugia è una affermazione intenzionalmente falsa, é un atteggiamento spesso considerato in termini negativi, la persona che ne fa uso viene vista con sospetto, giustificata o scusata per questo o quel motivo, quasi la bugia fosse una malattia, un sintomo per cui doversi curare.
Certo è che non tutti siamo malati, ma a volte preferiamo nasconderci dietro una falsa verità, piuttosto che essere sinceri.
Raccontare bugie ci riporta al  mondo dell'infanzia, quando le bugie erano il fondamento quotidiano del nostro arricchirci ed avvicinarci alla vita.
Molti studi (specie effettuati da pediatri) analizzano il come, quando e perchè l'essere umano mente:
_ La bugia per discolpa, per esempio, è quella tipica del “Non sono stato io”, che viene detta sia dai piccoli che dai grandi, senza dover dare troppe argomentazioni;
_ La bugia consolatoria riguarda coloro che inventano racconti e storie per consolarsi, perché si sentono infelici, poco amati, poco apprezzati.
Chi è bugiardo patologico, viene deto affetto dalla  sindrome di pinocchio, manifesta un vero e proprio disagio psicologico, che causa molta sofferenza a sé stesso ed agli altri. Si manifesta sempre negando.

E voi quante bugie avete dettoo?? Quante ne avete sentite??
In questo mondo, dove spesso non riusciamo ad essere sinceri neanche con noi stessi, capita spesso di non rendersi conto chi è bugiardo e come affrontarlo.
Io dico: occhi aperti, soprattutto attenzione se si allungano i nasi!

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